Roma, 17 nov. - (AdnKronos) - Gli studenti tornano in piazza oggi in tutta Italia per la mobilitazione internazionale studentesca. A Roma gli studenti medi stamattina si sono radunati alla stazione Piramide, a partire dalle 9.30, per ribadire il loro slogan: “Vogliamo tutto #pertutti, privilegi per nessuno”. "Questa mattina siamo in piazza, in una data di mobilitazione studentesca internazionale, innanzitutto perché pensiamo ci sia un diritto basilare, che è quello allo studio, che viene negato perché non viene finanziato." Così, Aron Vinci, uno studente del liceo Virgilio di Roma che fa parte dell'assemblea dei coordinamenti studenteschi e che è uno degli organizzatori della manifestazione di oggi. "Lo abbiamo visto con l'ultima legge di stabilità - aggiunge Vinci - e noi vogliamo riappropriarci delle nostre scuole e del nostro sapere. Inoltre, in questo momento pensiamo che la battaglia si sposti in Europa per ribaltare le logiche dell'austerity che hanno prodotto solo tagli e macelleria sociale. Pensiamo, inoltre - ha concluso lo studente - che i fatti di Parigi e anche quanto accade in gran parte del Medio Oriente ci debba far riflettere su come creare una alternativa alla barbarie dell'Isis ma anche alle uscite da sciacalli di Salvini e della lega". "Gli studenti medi romani aderiscono alla mobilitazione per la giornata internazionale sul diritto allo studio perché vogliono riportare al centro della discussione il diritto allo studio che viene sempre di più smantellato e tagliato dalle istituzioni". È quanto ha detto Ascanio Burattini, del coordinamento studenti Roma Sudovest. "Nella cosiddetta Buona Scuola - ha spiegato il ragazzo - vediamo come l'accentramento della dirigenza scolastica e i finanziamenti alle scuole private ci allontanano sempre di più da questo diritto fondamentale per gli studenti. È importante - ha concluso lo studente - per noi far sentire la voce della nostra generazione che vuole portare una alternativa all'austerità che allontana dalla democrazia". Nonostante sia stato normalmente autorizzato, il corteo verso il ministero della pubblica istruzione non è ancora partito. Molti ragazzi si sono seduti a terra accanto ai loro striscioni. "Si vede che non siamo organizzati bene" dicono due ragazze del coordinamento del Municipio III.