Roma, 18 nov. (AdnKronos) - "Tutti i paesi europei hanno lo stesso grado di rischio, non c'è nessun paese che non sia a rischio, dobbiamo essere prudenti, vivere la nostra vita, mettere in campo tutte le accortezze". Lo dice il premier Matteo Renzi intervistato dal direttore di SkyTg24 Sarah Varetto. Renzi ha poi spiegato che "stiamo intensificando ogni tipo di controllo", usando "ogni strumento innovativo, la tecnologia per mappare pericoli e persone pericolose". Ma, sottolinea il premier, "quello che dobbiamo fare è non rinunciare alla nostra identità". "Il tema non sono i poteri speciali come negli anni del terrorismo, ma non escludo modifiche normative. Se l'intelligence può avere qualche arma in più al proprio arco è bene darla". ha poi aggiunto il premier, rispetto alle misure di innalzamento della difesa dal terrorismo. Ma tutto quello che va fatto non dovrà passare per una modifica della Costituzione: "Un no categorico a una modifica costituzionale per rafforzare i poteri in termini di sicurezza" - ha aggiunto - . Perché "non credo che la priorità siano leggi speciali. Non escludo però - ha sottolineato Renzi- modifiche normative" per rafforzare il lavoro di intelligence. Relativamente alle polemiche sui fondi previsti per il comparto sicurezza il premier ha spiegato che "questa legge di stabilità aveva già più soldi del 2015, noi abbiamo dato disposizioni di verificare tutti insieme se possiamo mettere più denari". In ogni caso ha detto ancora il presidente del Consiglio: "La settimana prossima farò una proposta per un investimento ulteriore che non può essere considerato solo per la sicurezza ma anche di recupero di determinate realtà". Collaborazione con le opposizioni - "Ho proposto alle forze politiche: se vogliamo fare una operazione tutti insieme, diamo un segnale - ha spiegato Renzi -. Molte reazioni avute dalle opposizioni mi sembrano improntate a criteri di buon senso, anche se nelle prime ore qualcuno ha cercato polemiche. Ci sono dei momenti in cui è in gioco l'unità del Paese e si va tutti insieme, uniti".