Renzi: "Serve unità non polemiche di parte. Ora più soldi per sicurezza"
Roma, 19 nov. (AdnKronos) - "Avverto la responsabilità di queste ore. Per questo ho chiesto a tutte le forze politiche la massima unità. Di non perderci in polemiche di parte. Di non strumentalizzare a fini elettorali il clima di questi giorni". Lo scrive Matteo Renzi sulla sua enews, a proposito della risposta all'emergenza terrorismo.
"Io per primo so che abbiamo il dovere della responsabilità - scrive il premier - . E che dobbiamo parlare chiaro agli italiani: non è una sfida facile quella che ci viene lanciata dal terrorismo internazionale. Ma noi italiani siamo un grande popolo, anche se a volte facciamo di tutto per denigrarci. Nostri connazionali hanno rilevanti responsabilità militari e politiche dall'Afghanistan all'Iran, dalla Siria alla Libia, dalla Somalia al Kosovo. Su queste cose non ci si divide e non si fanno polemiche".
"A quelli che dicono: 'Chiudiamo le frontiere dell'Europa' voglio ricordare che gli attentatori di Parigi erano francesi, che il boia dell'Isis in Siria, appena ucciso da un drone americano, era un cittadino inglese, che le ricerche di queste ore si stanno concentrando in Belgio e nelle periferie della capitale transalpina, non in Medio Oriente", spiega il presidente del Consiglio. Dobbiamo essere consapevoli che "una parte dei nostri nemici è nata e cresciuta in Europa. Ecco perché occorre una strategia di lungo periodo, che contempli investimenti nelle periferie, nelle scuole, nello sport giovanile, nei luoghi di integrazione", è il ragionamento del premier, in linea con quanto detto nelle scorse ore, con il via libera ai fondi per la sicurezza, che il premier stesso ha lanciato ieri, sottolineando che la settimana prossima verrà fatta "una proposta a tutti i partiti per un potenziamento dei fondi sulla sicurezza". Che preveda "un investimento sulla cyber-security", senza "stare troppo attenti allo zero virgola sui fondi da investire su questo tema".
Anche dalla suo spazio su internet, il presidente del Consiglio, invita alla calma: "Due sono i rischi, opposti, che non possiamo permetterci: la sottovalutazione e l'isteria". Spiegando che ora sul terrorismo serve "un approccio serio e rigoroso, forte ed equilibrato". Il premier scrive: "Ogni segnale va monitorato, ogni controllo va effettuato, ogni allarme va considerato: diamo massima attenzione a tutte le segnalazioni che arrivano, perché troppo grande è la posta in gioco per scartare alcunché. Allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli che ci vorranno mesi, forse anni per sconfiggere l'agguato del terrore. Che non basterà insomma reagire sull'onda dell'emozione. Chi fa politica non può concedersi il lusso della superficialità", conclude Renzi, ricordando che "il Pd si riunisce per parlare di politica estera il prossimo lunedì 23 novembre alle 16,30 con una doppia relazione del ministro Gentiloni e del responsabile Amendola".
Terrorismo, Renzi avverte: "Stesso grado di rischio per tutti i Paesi Ue"
