Roma, 2 dic. (AdnKronos) - Gli italiani quest'anno destineranno ai regali circa 10 miliardi, pari a un terzo della somma disponibile fra tredicesime e consumi aggiuntivi che complessivamente ammontano a circa 30 miliardi di euro. La stima è dell'Ufficio studi della Confcommercio. L'aumento quindi sarà del 5% rispetto all'anno scorso ma ancora del -30% rispetto al 2009. Ogni italiano spenderà intorno ai 166 euro per i regali di Natale una cifra che è del 5% in più rispetto all'anno scorso quando si era speso circa 158 euro a persona. Secondo l'indagine nonostante salga la propensione agli acquisti durante le festività da 85,2% a 85,9%, "un dato molto confortante", il 73% degli italiani presume, rispetto a quello che faranno gli altri, che "sarà un Natale molto dimesso" in quanto l'inchiesta è stata effettuata dopo gli attentati di Parigi. Il Natale di quest'anno "potrebbe essere finalmente il primo con il segno positivo dopo sette anni di crisi". "Tuttavia il governo non ha ancora vinto la scommessa di trasformare la crescita statistica in ripresa robusta e diffusa". Secondo Sangalli infatti "bisogna avere più coraggio a tagliare le tasse, ad abbassare la spesa improduttiva e a ridurre il deficit di legalità e ad annullare la burocrazia, solo così nel 2016 la crescita del Pil sarà più forte e ci consentirebbe di eliminare le clausole di salvaguardia nel 2017". Secondo la ricerca dell'Ufficio studi le clausole di salvaguardia si tradurrebbero in maggiori imposte per quasi 35 miliardi di euro. Notizie positive anche sul fronte delle tredicesime. Il monte delle aumenta dell'1,2% a 39,4 miliardi rispetto al 2014 quando ammontavano a 39 miliardi. I consumi da 13esima e dei lavoratori autonomi per famiglia salgono dell'1,3% ma ancora in calo del 3,5% rispetto al 2008.