Addio segreto bancario, sì parlamento svizzero a scambio informazioni
Berna, 2 dic. (AdnKronos/Ats) - Il segreto bancario per i clienti esteri degli istituti finanziari elvetici dovrebbe avere le ore contate. Dopo il Consiglio Nazionale, la camera bassa del parlamento svizzero, anche la camera alta, ovvero il Consiglio degli Stati, ha oggi approvato due progetti governativi per il passaggio allo scambio automatico di informazioni in materia fiscale.
Bocciata invece la proposta di amnistia fiscale. La maggioranza dei senatori ritiene infatti che la possibilità introdotta nel 2008 della denuncia spontanea non punibile sia già sufficiente e che l'introduzione dello scambio automatico di informazioni a livello internazionale non possa in alcun caso giustificare una misura supplementare che andrebbe innanzitutto a beneficio dei contribuenti meno onesti. Il dossier sullo scambio d'informazioni tornerà ora al Consiglio nazionale per risolvere alcune divergenze del testo.
Nelle intenzioni del governo elvetico, lo scambio automatico basato su standard uguali per tutti quegli Stati che intendono aderire a queste disposizioni dovrebbe diventare effettivo per la Svizzera nel 2018. Berna intende negoziare con l'Ue lo scambio automatico, come anche con gli Stati Uniti. Altri accordi verranno discussi bilateralmente, in primis con i Paesi importanti economicamente e politicamente per la Confederazione. La Svizzera tenterà anche di legare gli accordi alla possibilità di ottenere un accesso agevolato al mercato finanziario locale. Italia e Svizzera hanno siglato il 2 marzo un accordo che prevede lo scambio d'informazioni.