Roma, 11 dic. (AdnKronos) - La Commissione europea apre alla soluzione individuata dal Governo per rimborsare, almeno in parte, i risparmiatori colpiti dal salvataggio di Banca Etruria, Carichieti, Banca delle Marche e Cariferrara: un arbitrato con la Consob a fare da giudice per i risarcimenti, senza l'intervento di fondi pubblici. Bruxelles sostiene "l'intenzione del governo italiano di consentire ai risparmiatori di chiedere il risarcimento alle banche per il potenziale 'misselling' di obbligazioni e di trarre esperienze da casi vissuti in passato da altri Paesi dell'Unione europea in situazioni simili". E' una prima svolta nei rapporti complicati di queste settimane, in uno scenario in cui le responsabilità rimbalzano continuamente, sull'asse Roma-Bruxelles ma anche tra le autorità di vigilanza, con Bankitalia e Consob impegnate a circoscrivere e puntualizzare il proprio spazio di manovra. D'accordo sulla necessità di intervenire comunque con un'azione di riforma sul sistema sono il premier Matteo Renzi e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "La riforma del sistema del credito è quanto mai urgente, come abbiamo visto non solo nelle ultime ore ma nell'ultimo anno con la riforma delle popolari", spiega il Presidente del Consiglio. E il ministro evidenzia come "l'Italia ha bisogno di un sistema finanziario sano ed efficiente per permettere alle imprese di tutte le taglie di esprimere pienamente il proprio potenziale economico". Difendono la propria azione, intanto, sia Bankitalia che Consob. Le questioni relative al dissesto delle banche ''le consideriamo con impegno massimo, facendo il meglio e sicuri di aver fatto il meglio", rivendica il Governatore Ignazio Visco, assicurando di essere pronto a "riferire in tutte le sedi deputate con tutta la dovizia di particolari necessaria". Mentre alla Consob si ricorda la comunicazione di dicembre 2014 per invitare le banche a non collocare prodotti finanziari complessi, comprese le obbligazioni subordinate al centro dello scandalo di questi giorni. E, subito dopo il commissariamento delle quattro banche, i provvedimenti con cui l'Autorità ha fermato le nuove emissioni e congelato le eventuali offerte in corso. Soprattutto, sia Bankitalia che Consob evidenziano di non avere il potere di vietare la vendita di prodotti potenzialmente pericolosi.