Fi in bolletta, Rossi invia lettera licenziamento per 81 dipendenti
Provo profondo rammarico e afflizione ma è atto dovuto dopo abolizione finanziamento pubblico
Roma, 15 dic. (AdnKronos) - I dipendenti di Forza Italia perderanno il posto di lavoro. E' partita oggi per loro la procedura di licenziamento collettivo. Lo comunica ''con profondo rammarico'' il tesoriere unico Mariarosaria Rossi con una lettera inviata a tutti gli eletti e iscritti del partito pubblicata sul sito del movimento azzurro. Sarebbero 81 i lavoratori a rischio. Da tempo, infatti, il partito è in bolletta a causa dell'abolizione del finanziamento pubblico e per la scelta di Silvio Berlusconi di chiudere i rubinetti per le casse dopo aver garantito con fideiussioni personali e poi azzerato gli oltre 90 milioni di debiti verso le banche, diventando l'unico creditore (e quindi 'proprietario') della sua creatura politica fondata nel '94.
"Cari amici -è l'incipit della comunicazione firmata dalla Rossi- con profondo rammarico vi comunico di essere stata costretta a dare avvio alla procedura di licenziamento collettivo dei nostri dipendenti, notificandola al ministero del Lavoro e alle rappresentanze sindacali. Questa decisione è diretta conseguenza del d. legge 149/2013 convertito in legge del 21 febbraio 2014 n. 13, che ha abolito il finanziamento pubblico ai partiti ed ha, (art. 10), posto un tetto di 100.000 euro per persona al finanziamento da parte dei privati".
"È grande, naturalmente -scrive Rossi- l’afflizione di dover licenziare i nostri leali e qualificati collaboratori. Abbiamo provato di tutto in questi ultimi dodici mesi per evitarlo. Inutilmente, perchè l’apertura della procedura di licenziamento si è posta come atto dovuto. Potrà essere modificata in futuro soltanto e se, con la collaborazione delle organizzazioni sindacali, si dovessero trovare soluzioni alternative oggi non ipotizzabili". Rossi assicura che "la vita politica di Fi naturalmente continua, perché faremo di necessità virtù" e promette: ''Rilanceremo il nostro Movimento che deve diventare flessibile, modulabile e quindi sostenibile".