Bologna, 22 dic. - (AdnKronos) - I Carabinieri del Nas di Bologna, nel quadro degli interventi programmati dal Comando dei Carabinieri Tutela per la Salute, di concerto con il ministero della Salute, hanno svolto una mirata attività di controllo nel settore alimentare, tra cui ristoranti, aziende produttive e centri commerciali della grande distribuzione, nelle province di Bologna, Ravenna, Ferrara, Rimini e Forlì Cesena. Sono state eseguite oltre 100 verifiche al cui esito sono emerse irregolarità in 28 aziende. Ed inoltre sono state sospese 10 attività, sei in provincia di Bologna, tre in provincia di Forlì-Cesena e una in provincia di Ferrara; oltre 20 tonnellate di merci ed alimenti sottoposti a sequestro, per un valore complessivo di circa 100mila euro; una struttura del valore di circa 150mila euro è stata sottoposta a sequestro in quanto adibita a mensa aziendale abusiva. E ancora 40 sanzioni amministrative sono state elevate per un importo complessivo di 80mila euro; cinque responsabili d'azienda sono stati denunciati per tentata per tentata frode in commercio, detenzione e vendita di alimenti incattivo stato di conservazione e invasi da parassiti. In particolare: in un ipermercato ed una rivendita alimentare in provincia di Bologna, attraverso una fraudolenta operazione di rietichettatura, veniva procrastinata l’originale data di scadenza già fissata dal produttore, ponendo in vendita prodotti scaduti, in alcuni casi, anche da molti mesi. In un’azienda del ravennate sono stati rinvenuti circa 8.500 kg di conserve alimentari destinati alla realizzazione di monoporzioni, conservate all’esterno a cielo aperto e non in apparato frigorifero come previsto. In un ristorante del bolognese ed in un panificio/pasticceria del forlivese, sono state rinvenuti salumi, formaggi, semilavorati e materie prime destinate ai clienti ed alla preparazione dei prodotti da forno, in stato di alterazione con muffe e, in alcuni casi, presenza di parassiti. All’interno dei locali adibiti alla preparazione delle pietanze, nelle attività di ristorazione oggetto del provvedimento di sospensione, sono state riscontrate critiche condizioni igienicosanitarie e rinvenuti ingenti quantitativi di alimenti e materie prime con data di scadenza superata, in procinto di essere utilizzate.