Americana uccisa a Firenze, autopsia conferma strangolamento per Ashley Olsen
Firenze, 12 gen. - (AdnKronos) - E' durata fino a ieri sera, all'istituto di medicina legale dell'ospedale di Careggi, l'autopsia sul cadavere di Ashley Olsen, la donna americana di 35 anni trovata morta sabato scorso nel suo appartamento di via Santa Monica, nel quartiere fiorentino di Santo Spirito.
La prima parte dell'autopsia ha confermato il decesso per strangolamento. Sul cadavere sono stati eseguiti i prelievi per l'esame tossicologico e i tamponi per accertare se prima della morte ci sia stato un rapporto sessuale. Tutti i prelievi serviranno anche per un'eventuale estrazione del Dna da confrontare poi con il presunto assassino.
Intanto continua il lavoro investigativo della squadra mobile guidata da Giacinto Profazio. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Giuseppe Creazzo che si avvale della collaborazione dei pm Luca Turco e Giovanni Solinas.
Gli accertamenti sono concentrati sugli ultimi incontri di Ashley, avvenuti nella notte tra giovedì e venerdì, quando in compagnia di due amiche ha trascorso le sue ultime ore di vita al night club 'Montecarla' in via del Bardi, in pieno centro storico, prima di rincasare.
Si stanno analizzando anche le immagini di una decina di telecamere di videosorveglianza piazzate intorno al monolocale di Ashley. Si spera che in quei filmati ci possa essere il volto dell'assassino. Al vaglio degli investigatori anche il pc sequestrato alla 35enne americana, che risulterebbe rimasto acceso fino alla mattina di venerdì.
Resta poi il mistero del cellulare di Ashley, che risulta introvabile. Il cellulare non è saltato fuori durante la perquisizione dell'appartamento e risulta staccato da venerdì mattina. Si tratta di capire se è stato perso dalla proprietaria o se è stato rubato dall'assassino.