Roma, 19 gen. (AdnKronos) - Tornano a crescere le sofferenze delle banche italiane. Ma è record per i mutui e arrivano segnali positivi anche sul fronte della raccolta e dei prestiti. E' il quadro che emerge dal Bollettino mensile dell'Abi. Sofferenze. A seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia rimane elevata: le sofferenze lorde sono risultate a novembre 2015 pari a 201 miliardi, in crescita dai 199 miliardi di ottobre. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 10,4% a novembre 2015 (stessa percentuale di ottobre mentre a novembre 2014 era al 9,5% e al 2,8% a fine 2007). Mutui. Crescono di oltre il 97% i mutui alle famiglie italiane nei primi 11 mesi del 2015, ma aumentano a dicembre anche i finanziamenti a imprese a famiglie. A dicembre 2015 il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una variazione positiva pari a +0,5% nei confronti di dicembre 2014 e di gran lunga migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. Questo dato di fine 2015 per i prestiti bancari a famiglie e imprese è il miglior risultato da aprile 2012. Raccolta. Frena il calo della raccolta delle banche italiane. Diminuisce, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, (a fine 2015: -13%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di 57,5 miliardi di euro), mentre i depositi aumentano – sempre a fine dicembre 2015 - di 47,3 mld di euro rispetto all’anno precedente (su base annua, +3,7% in ripresa, nonostante l’impatto del pagamento dell’Imu rispetto al +2,4% di novembre che era influenzato negativamente dal pagamento delle imposte Ires e Irpef). L’andamento della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra a fine 2015 una variazione su base annua di -0,6% (in miglioramento rispetto a -1,69% a novembre).