Papa Francesco: "Corruzione peccato più facile per chi ha potere, nella Chiesa e in politica"
Città del Vaticano, 29 gen. (AdnKronos) - Nuovo monito di papa Francesco contro la corruzione. "E un peccato più facile per tutti noi che abbiamo qualche potere, sia potere ecclesiastico, religioso, economico, politico… Perché il diavolo ci fa sentire sicuri", dice il Papa nella quotidiana messa celebrata a Santa Marta. Il Papa, nell'omelia di cui riferisce Radio Vaticana, è partito dalla storia biblica di Davide e Betsabea, sottolineando come il demonio induca i corrotti a non sentire, diversamente da altri peccatori, il bisogno del perdono di Dio.
"Si può peccare in tanti modi e per tutto si può chiedere sinceramente a Dio perdono e senza alcun dubbio sapere che quel perdono sarà ottenuto. Il problema nasce con i corrotti. La cosa pessima di un corrotto, - evidenzia papa Francesco - è che un corrotto non ha bisogno di chiedere perdono".
L'esempio di Davide serve al Papa per evidenziare come nella vita si possa passare dal peccato alla corruzione: "Davide incomincia, fa il primo passo verso la corruzione. Ha il potere, ha la forza. E per questo la corruzione è un peccato più facile per tutti noi che abbiamo qualche potere, sia potere ecclesiastico, religioso, economico, politico… Perché il diavolo ci fa sentire sicuri: 'Ce la faccio io’". C’è "un momento dove l’abitudine del peccato o un momento dove la nostra situazione è tanto sicura e siamo ben visti e abbiamo tanto potere che il peccato smette di essere peccato e diventa corruzione", mette in guardia il Papa.
"Il Signore sempre perdona. Ma una delle cose più brutte che ha la corruzione è che il corrotto non ha bisogno di chiedere perdono, non se la sente", dice Francesco che chiude con un'invocazione: "Facciamo oggi una preghiera per la Chiesa, incominciando da noi, per il Papa, per i vescovi, per i sacerdoti, per i consacrati, per i fedeli laici: ‘Ma, Signore, salvaci, salvaci dalla corruzione. Peccatori sì, Signore, siamo tutti, ma corrotti mai!’. Chiediamo questa grazia".