Creval, De Censi: "Pronti ad aggregazioni ma con nostri valori"
Partner deve sposarsi bene con le caratteristiche di banca del territorio
Roma, 26 feb. (AdnKronos) - Il Credito Valtellinese è pronto a valutare eventuali aggregazioni, senza pregiudiziali sulle dimensioni del potenziale partner. Ma preservando i valori storici delle banche popolari. E' la posizione che esprime, parlando con l'Adnkronos, il presidente della banca Giovanni De Censi. "In un momento di trasformazione, con il consolidamento del sistema in corso, siamo pronti a migliorare la nostra posizione", spiega, ricordando la storia dell'istituto di credito che "viene dall'aggregazione del Valtellinese con altre cinque banche in Sicilia, una nel milanese, una a Fano e due nel Lazio".
Secondo il banchiere, "è chiaro che la crescita dimensionale favorisce le economie di scala". Ma la crescita dimensionale non deve essere ad ogni costo, servono le condizioni giuste. "Un potenziale partner deve sposarsi bene con le nostre caratteristiche: siamo una banca del territorio, attenta alle pmi e al privato. Crediamo nel nostro ruolo di creatori e sostenitori delle economie locali in cui operiamo. Il profitto della banca è un obiettivo naturale perché determina l'efficienza della nostra impresa. Ma non deve essere l'unico obiettivo", sintetizza De Censi.
Detto questo, nessuna altra pregiudiziale. Soprattutto in riferimento alla taglia del potenziale partner. "Sono aperte tutte le soluzioni, ma il processo di consolidamento non sarà fulminante. L'economia ancora ristagna, i tassi sono bassi e i margini ridotti. Dobbiamo muoverci con attenzione, abbiamo chiuso un buon bilancio e vogliamo che sia lo stesso l'anno prossimo", argomenta il banchiere. La priorità deve essere il rispetto dell'identità delle popolari. "Nello statuto delle popolari c'è scritto che l'obiettivo è quello di fare la banca per sostenere le pmi", ricorda De Censi, parlando anche nel suo ruolo di presidente della Confederazione internazionale delle banche popolari e cooperative: "In tutto il mondo è così, dobbiamo aiutare le piccole a crescere. Se si va verso aggregazioni con grandi aziende il rischio è che si pensi solo al valore per l'azionista. E' un obiettivo che dobbiamo avere anche noi, per essere un'impresa che funziona, ma non deve essere il nostro unico scopo".
Per quanto riguarda il processo di dismissione dei crediti deteriorati, per il Creval può avvenire senza particolare affanno. "Stiamo proseguendo nel nostro approccio, facendo cessioni di pacchetti di crediti deteriorati. Abbiamo iniziato con buoni risultati e il nostro grado di patrimonializzazione ci consente di giocare la partita con tranquillità, di gestire il processo con prudenza. Non ci corre dietro nessuno", sintetizza il banchiere.