Padoan: "Ue concederà flessibilità, avanti con strategia crescita"
Non è giudizio prendere o lasciare, ma valutazione complessiva
Bruxelles, 8 mar. (AdnKronos) - La Commissione Ue concederà la flessibilità che serve all'Italia. Ne è convinto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che, in conferenza stampa a Bruxelles al termine della riunione dell'Ecofin, evidenzia anche come sui conti pubblici si stia "dialogando molto bene, a livello tecnico e politico", con Bruxelles. E, in questo scenario, il ministro conferma che "la strategia del governo continua, lungo il binario di una crescita che va rafforzata, deve creare occupazione attraverso le riforme e ciò avviene in un contesto in cui la finanza pubblica continua a essere sotto controllo, anzi viene progressivamente rafforzata". Questo, insiste, "avviene con le riforme strutturali, con le misure di sostegno agli investimenti, con il taglio delle tasse. Questa strategia viene confermata, sta dando frutti e quindi non c'è nessuna ragione di cambiarla".
Tornando alla flessibilità, Padoan ricorda che "la valutazione della flessibilità non è prendere o lasciare, bensì una valutazione di punti di flessibilità, diciamo così, a fronte di una efficacia delle riforme strutturali e delle politiche di investimento". Questo, continua, "richiede una valutazione che entri nel merito delle misure che l'Italia sta prendendo e questo è ciò che sta succedendo. Finché non c'è la valutazione positiva, come io sono convinto che ci sarà, sulla eligibilità a queste misure, non possiamo dire di aver concluso la conversazione". Quanto al possibile invio oggi di una lettera della Commissione Europea sugli squilibri macroeconomici, Padoan dice: "intanto vedremo la lettera. Il punto non è che ci chiedono qualcosa in più. Il punto è che dobbiamo definire con la Commissione il quadro di finanza pubblica e di politiche per la crescita, soprattutto il 2016".
Questo in quanto, come ben noto, "la Commissione deve ancora sciogliere il nodo della flessibilità addizionale che abbiamo richiesto sia in tema di riforme strutturali che di investimenti, che in tema di altri fattori eccezionali tra cui le spese per i migranti". Certo, come sottolineato ieri dall'Eurogruppo, anche con tutta la flessibilità aggiuntiva, resta un rischio di deviazione significativa rispetto agli obiettivi di medio termine: "C'è un rischio, vedremo", replica Padoan, sottolineando che Roma dialoga molto bene con la Commissione.
"Non è che ci chiede qualcosa in più in cambio del giudizio - prosegue Padoan - devono valutare la fattibilità, l'eligibilità dell'Italia, anzi la devono confermare, perché questa era già stata concessa a novembre. Quindi tutto si tiene: nel momento in cui si conoscono i dati definitivi sulla flessibilità si conoscono i dati di spazio fiscale e quindi si può completare il quadro che peraltro era già delineato nella legge di Stabilità del 2016 varata dal Parlamento".