Roma, 11 mar. (AdnKronos) - Potrebbe essersi salvato solo perché non beve superalcolici 'Alex Tiburtina', uno dei ragazzi che sono stati nell'appartamento di via Igino Giordani a Roma, teatro dell'omicidio di Luca Varani, durante le 48 ore del festino a base di alcol e cocaina di Manuel Foffo e Marco Prato. "Appena sono entrato mi hanno offerto due volte un bicchiere con un superalcolico e poi anche cocaina, io ho rifiutato. Poi li ho sentiti dire 'tanto con lui non dovevamo fare nulla'", ha raccontato agli inquirenti, nel corso di un'audizione alla quale è stato accompagnato dall'avvocato Gianluca Nicolini. L'uomo, un pugile dilettante di 34 anni, è stato invitato nella casa del Collatino da Foffo intorno alle 5 del mattino del 3 marzo. Entrato nell'appartamento, ha detto di aver visto Foffo e Prato in stato di evidente alterazione. Secondo il suo racconto, però, nessuno dei due era vestito da donna, anche se ha spiegato di aver notato una parrucca in casa. I due killer di Varani gli avrebbero offerto più volte cocaina e superalcolici, ma lui ha sempre rifiutato, perché, ha detto, "bevo solo birra". Il pugile ha negato di aver avuto rapporti con Prato e Foffo e ha spiegato di aver lasciato la casa intorno alle 8,30 di mattina.