Roma, 17 mar. (AdnKronos) - Il trifoglio di Codere, nonostante il quadro normativo italiano instabile, continua a puntare sul settore gioco del Belpaese. La multinazionale spagnola, partita in Italia nel 2002 con l'apertura della sua prima sala bingo, oggi con quasi 6.000 postazioni di gioco e più di 800 persone impiegate, rappresenta una solida realtà nel mondo italiano del gioco e a pieno titolo Dai padiglioni di Enada di Rimini, la fiera più importante del settore per il sud Europa, rilancia la propria presenza nello stivale, naturalmente guardando al futuro. “Non potevamo non essere presenti a Rimini, oggi il settore vive un momento molto delicato”, ha precisato Alejandro Pascual Amministratore Delegato di Codere Italia, ricordando che “la nuova Legge di Stabilità 2015 ha messo a rischio l'intero sistema, con la filiera del gioco messa a dura prova”. Ma il 2016 non sembra di certo portatore di novità incoraggianti con alle porte un importante impegno economico-finanziario dovuto all'aumento del Preu e alla sostituzione delle schede a payout inferiore. “Questa instabilità normativa non ci permette di mettere in piedi una programmazione finanziaria di prospettiva e di certo non ci aiuta. Veniamo però dall'esperienza spagnola, dove ogni regione ha una propria legislazione e probabilmente anche per questa capacità di adattamento alle varie realtà, maturata in tutti questi anni, Codere riuscirà sicuramente ancora a soddisfare i propri partner e clienti finali. Siamo qui a Enada", conclude Pascual, aggiungendo che “proprio per condividere strategie e proposte nella direzione della difesa del gioco legale, campo che ci vede impegnati quotidianamente".