Bologna, 6 apr. (AdnKronos) - Un tentato omicidio legato a dissidi per un'eredità. Quattro persone sono finite in carcere in relazione alla violenta aggressione ai danni di L. P., 74enne, vittima di un agguato il 19 novembre dello scorso anno, mentre passeggiava dopo cena nel centro di Vignola (Modena). L'uomo fu avvicinato da uno sconosciuto che gli sferrò una serie di coltellate al corpo e al volto, per poi scappare velocemente a piedi. La vittima fu ricoverata in prognosi riservata e da subito le indagini si concentrarono nella sfera dei dissidi famigliari. Alle prime ore di questa mattina, personale dell’aliquota operativa della compagnia dei carabinieri di Sassuolo, insieme a quello della tenenza di Vignola, hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di misure cautelari in carcere, emesse dal Tribunale di Modena. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, a pianificare l'aggressione del 74enne sono stati la figlia e suo marito a causa di profondi dissidi legati alla suddivisione dell'eredità, per diverse centinaia di migliaia di euro, dopo la morte della moglie dell'anziano. I due quindi, secondo quanto emerso dall'indagine denominata 'parenti serpenti', sarebbero i mandanti, mentre gli altri due arrestati sono i complici: un 35enne, pronto 'a risolvere' il problema famigliare assoldando il secondo, un 40enne, autore materiale dell'aggressione. Il compenso pattuito per l'omicidio del 74enne sarebbe stato di 10mila euro ciascuno, ma i soldi non sono stati mai riscossi per "il mancato raggiungimento dell'obiettivo". I quattro sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, oltre che dall’uso di armi e dal rapporto di parentela.