Bruxelles, 14 lug. (AdnKronos) - - Le concessioni sulle spiagge italiane vanno messe a gara. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con la sentenza che riunisce due cause che vedono opposti dei gestori di bagni a enti locali, in Lombardia e Sardegna (Promoimpresa srl contro il Consorzio dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda e del lago di Idro ed altri e Mario Melis ed altri contro il Comune di Loiri Porto San Paolo, in Gallura, provincia di Sassari, ed altri). Per la Corte, il diritto dell'Unione è contrario alla possibilità che le concessioni per l'esercizio delle attività turistico-ricreative nelle aree demaniali marittime e lacustri siano prorogate in modo automatico, in assenza di qualsiasi procedura di selezione dei potenziali candidati. La proroga, prevista dalla legge italiana, per i giudici di Lussemburgo, impedisce di effettuare una selezione imparziale e trasparente dei candidati alla gestione del servizio.