Turchia, scure contro i golpisti: rinvio a giudizio per 278 persone. Erdogan: "Domani importante decisione"
Ankara, 19 lug. (AdnKronos/Aki) - Un tribunale di Istanbul ha rinviato a giudizio 278 persone con l'accusa di essere coinvolte nel tentato di colpo di Stato in Turchia. I sospetti, tra cui 13 ufficiali e soldati di alto rango, sono accusati di "crimine contro il governo" e di "essere membri di un'organizzazione terroristica armata". Secondo l'Ufficio del procuratore capo di Istanbul, altri 900 sospetti sono ancora sotto interrogatorio. Secondo l'articolo 309 del Codice penale turco, chiunque venga riconosciuto colpevole di queste accuse "sarà punito con l'ergastolo".
Nel frattempo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che domani si riunirà il Consiglio per la sicurezza nazionale della Turchia che ''annuncerà una decisione importante". ''Il nostro governo è impegnato in preparativi importanti e speriamo di poter riunire domani il Consiglio per la sicurezza nazionale'', ha annunciato il presidente ai sostenitori riuniti davanti alla sua residenza di Istanbul. Erdogan ha anche espresso l'intenzione di avviare progetti per la costruzione di caserme in piazza Taksim a Istanbul. Tale decisione rischia un'eco della protesta anti governativa che nel giugno del 2013 investì il Paese dopo l'annuncio dello stesso Erdogan di radere al suolo lo spazio verde del Gezi Park per costruire un centro commerciale e per altri progetti edilizi.
''Se Dio vuole, come prima cosa costruiremo caserme a Taksim. Che lo vogliano o no'', ha affermato Erdogan. Le nuove caserme, ha detto il presidente turco, saranno come un museo cittadino. Inoltre verrà chiuso lo storico Centro culturale di Ataturk, ha proseguito Erdogan, annunciando al suo posto il primo teatro dell'opera a piazza Taksim e anche la realizzazione di una nuova moschea. Piazza Taksim e il Gezi park sono stati a lungo considerati i simboli della laicità in Turchia.
Nuove dichiarazioni anche da parte del premier turco Binali Yildirim. Yildrim, dopo un incontro con il leader del partito di opposizione Chp Kemal Kilicdaroglu, che ha ringraziato per il sostegno dato all'esecutivo contro il golpe, ha affermato che il governo turco non ha intenzione di cercare la vendetta per il fallito golpe del 15 luglio e ha assicurato che "ogni cosa sarà risolta nel quadro della legge". "Un cattivo comportamento - ha detto Yildirim, citato dal quotidiano filo-governativo Sabah - non può essere giustificato con un altro cattivo comportamento". "La volontà politica - ha proseguito - ha avuto la meglio e la democrazia a ha vinto".
Dal canto suo, Kilicdaroglu ha affermato che la società turca ha subito un "grave trauma" ed è necessario riportare quanto prima la situazione alla normalità.