Papa ai giovani: "Non fatevi anestetizzare l'anima. Prossima Gmg a Panama nel 2019"
Città del Vaticano, 31 lug. (AdnKronos) - "La vita non va chiusa in un cassetto. Davanti a Gesù non si può rimanere seduti in attesa con le braccia conserte; a Lui, che ci dona la vita, non si può rispondere con un pensiero o con un semplice “messaggino”!". Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della Messa conclusiva della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù.
"Cari giovani, non vergognatevi di portargli tutto, specialmente le debolezze, le fatiche e i peccati nella Confessione: Lui - ha aggiunto Francesco - saprà sorprendervi con il suo perdono e la sua pace. Non abbiate paura di dirgli “sì” con tutto lo slancio del cuore, di rispondergli generosamente, di seguirlo! Non lasciatevi anestetizzare l’anima, ma puntate al traguardo dell’amore bello, che richiede anche la rinuncia, e un “no” forte al doping del successo a ogni costo e alla droga del pensare solo a sé e ai propri comodi".
"Potranno ridere di voi - ha detto ancora Francesco - perché credete nella forza mite e umile della misericordia. Non abbiate timore, ma pensate alle parole di questi giorni: 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia'. Potranno giudicarvi dei sognatori, perché credete in una nuova umanità, che non accetta l’odio tra i popoli, non vede i confini dei Paesi come delle barriere e custodisce le proprie tradizioni senza egoismi e risentimenti. Non scoraggiatevi: col vostro sorriso e con le vostre braccia aperte voi predicate speranza e siete una benedizione per l’unica famiglia umana, che qui così bene rappresentate!".
Chat, messaggini e 'connessioni' del cuore: di fronte alla sterminata platea dei giovani di fronte a lui che prende parte alla Messa conclusiva della Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Francesco sceglie di parlare ai ragazzi nella loro 'lingua' e arricchisce l'omelia della celebrazione eucaristica con numerosi riferimenti alla tecnologia.
"Installate bene la connessione più stabile, quella di un cuore che vede e trasmette il bene senza stancarsi. E quella gioia che gratuitamente avete ricevuto da Dio, gratuitamente donatela, perché tanti la attendono!", ha esortato ancora in un passaggio del suo discorso.
Il Signore, ha sottolineato Francesco rivolgendosi a ogni ragazzo che lo ascolta, "non vuole restare soltanto in questa bella città o nei ricordi cari, ma desidera venire a casa tua, abitare la tua vita di ogni giorno: lo studio e i primi anni di lavoro, le amicizie e gli affetti, i progetti e i sogni. Quanto gli piace che nella preghiera tutto questo sia portato a Lui! Quanto spera che tra tutti i contatti e le chat di ogni giorno ci sia al primo posto il filo d’oro della preghiera! Quanto desidera che la sua Parola parli ad ogni tua giornata, che il suo Vangelo diventi tuo, e che sia il tuo “navigatore” sulle strade della vita!".
Prima della celebrazione dell'Angelus a Cracovia il Papa ha poi annunciato che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù si svolgerà a Panama nel 2019.
"La Provvidenza di Dio sempre ci precede. Pensate che ha già deciso quale sarà la prossima tappa di questo grande pellegrinaggio iniziato nel 1985 da san Giovanni Paolo II! E perciò vi annuncio con gioia che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù - dopo le due a livello diocesano - sarà nel 2019 a Panama", ha detto Francesco.
Papa Francesco si è rivolto con "un immenso grazie" ai giovani che hanno "riempito Cracovia con l’entusiasmo contagioso" della fede. "San Giovanni Paolo II ha gioito dal Cielo, e vi aiuterà a portare dappertutto la gioia del Vangelo", ha aggiunto Francesco.
"In questi giorni - ha proseguito il pontefice - abbiamo sperimentato la bellezza della fraternità universale in Cristo, centro e speranza della nostra vita. Abbiamo ascoltato la sua voce, la voce del Buon Pastore, vivo in mezzo a noi. Egli ha parlato al cuore di ciascuno di voi: vi ha rinnovati con il suo amore, vi ha fatto sentire la luce del suo perdono, la forza della sua grazia. Vi ha fatto sperimentare la realtà della preghiera. E’ stata una 'ossigenazione' spirituale perché possiate vivere e camminare nella misericordia una volta ritornati ai vostri Paesi e alle vostre comunità".