Esplosione a Manhattan, ricercato un 28enne afghano "Ordigni simili a New York e New Jersey"
New York, 19 set. (AdnKronos) - La polizia di New York ha diffuso il nome e la foto di un ricercato per l'esplosione che sabato a Chelsea ha provocato il ferimento di 29 persone. Si tratta di Ahmad Khan Rahami di 28 anni, ha riportato la Cnn. L'uomo è un afghano naturalizzato.
L'annuncio da parte delle autorità newyorkesi dell'identificazione del sospetto è arrivato poco dopo la notizia che l'Fbi ha condotto un raid in un edificio di Elizabeth vicino a dove la notte scorsa sono stati trovati cinque ordigni esplosivi, nei pressi della stazione della cittadina del New Jersey. Secondo quanto riporta il New York Post, agenti del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives hanno partecipato all'operazione ma non è ancora stato reso noto se siano stati individuati dei sospetti.
Secondo quanto riportato dal Washington Post la famiglia Rahami vive e lavora in quell'edificio. E' stato il portavoce della polizia di New York, Peter Donald, ad annunciare su Twitter la svolta nelle indagini che arriva dopo che le autorità hanno fermato diverse persone in relazione all'attentato. Ora gli inquirenti stanno cercando di determinare, scrive ancora il Post, se Rahami sia stato influenzato da gruppi militanti internazionali o del suo Paese di origine.
L'Fbi aveva fermato ieri sera, intorno alle 8.45 locali, 5 sospetti di Elizabeth mentre erano in auto sul ponte di Verrazano a New York (Verrazano-Narrows Bridge) e si stavano probabilmente recando all'aeroporto. Nessuno di loro è stato al momento incriminato.
Secondo gli inquirenti che stanno indagando sugli ordigni di New York e New Jersey
ci sono "delle similarità tra le bombe, non sono identiche ma vi sono similarità nel modo in cui sono state assemblate". Lo ha detto il governatore di New York, Andrew Cuomo che, intervistato dalla Cnn, aggiungendo che questo suggerisce quindi che vi sia un collegamento tra i diversi attacchi. Cuomo ha poi anche affermato che, stando a quanto raccolto dagli inquirenti che stanno interrogando i sospetti fermati, "gli indizi possono suggerire che vi sia una pista internazionale". "Già ieri ho detto che chiaramente si tratta di un atto di terrorismo - ha concluso - la domanda è se abbia collegamenti internazionali, e credo che la risposta a questo potrebbe arrivare già oggi".