Roma, 22 set.(AdnKronos) - La crescita economica nell'eurozona prosegue a ritmi moderati e costanti ma con rischi al ribasso. E' lo scenario tratteggiato dalla Bce nel Bollettino economico pubblicato oggi. Le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate in settembre dagli esperti della Bce indicano un incremento annuo del pil in termini reali dell’1,7% nel 2016, dell’1,6 nel 2017 e dell’1,6 nel 2018. "Nel complesso, sebbene l’evidenza emersa finora suggerisca la tenuta dell’economia dell’area alla persistente incertezza economica e politica su scala globale, lo scenario di base resta soggetto a rischi al ribasso", evidenzia la Bce. Secondo la Banca centrale europea, "occorre compiere ulteriori sforzi di risanamento, soprattutto nei paesi con debito pubblico elevato in relazione al pil". "Questi paesi - sottolinea - devono imprimere all'incidenza del debito una solida dinamica discendente, giacché sono particolarmente vulnerabili a un aumento dell'instabilità nei mercati finanziari o a una risalita dei tassi di interesse". "I paesi dell'area dell'euro con margine di intervento sui conti pubblici, invece, dovrebbero ricorrere - sottolinea la Bce - a questo spazio di manovra, ad esempio attraverso l'espansione degli investimenti pubblici, mentre ciascun paese si dovrebbe impegnare a conseguire una composizione di finanza pubblica più favorevole alla crescita". Quanto alla Brexit, ha sorpreso i mercati finanziari ma la volatilità è stata tuttavia di breve durata. Ma il risultato del referendum britannico ha fatto aumentare l'incertezza macroeconomica. L'impatto sugli altri paesi è stato più modesto e questo sta a indicare che il voto sull'appartenenza all'Unione europea ha provocato uno shock regionale, più che mondiale. Nondimeno, evidenzia l'istituto di Francoforte, altri fattori potrebbero contribuire ai più alti livelli di incertezza circa il quadro politico e le politiche economiche osservati in altri paesi, in particolare negli Stati Uniti e in Cina.