Città del Vaticano, 18 ott. (AdnKronos) - Il 'Comitato Borgo Pio', fortemente preoccupato per l'imminente apertura di un Mc Donald's a due passi dal Vaticano, ha scritto una 'lettera appello al Papa' per chiedere di fermare il fast food. "Sua Santità, ci rivolgiamo a Lei affinché possa intervenire - in relazione all’apertura del McDonald's nel rione Borgo - per scongiurare il concreto pericolo che la città di Roma e la Santa Sede, fulcro di accoglienza per fedeli e pellegrini da tutto il mondo, siano invase da fast food e ristoranti appartenenti alla catena del colosso americano", scrive il Comitato di Borgo Pio insieme all'avvocato Giuseppe Ursini, presidente del Codacons. Nella missiva il Comitato, presieduto da Moreno Prosperi, nato per la salvaguardia di Borgo Pio, chiede un intervento del Pontefice "in merito alla prossima imminente apertura di un fast food della catena del colosso McDonald’s a pochi metri dal passetto e dal colonnato di piazza San Pietro, nel rione Borgo", un immobile, spiegano, "di 538 metri quadrati di proprietà dell'Apsa, che insiste su due strade (Borgo Pio e via del Mascherino). Il colosso globale simbolo di hamburger e patatine, dunque, prenderebbe il posto di una trattoria tipica ubicata precedentemente in Borgo Pio". "Il Codacons e il Comitato Salvaguardia Borgo, nel perseguimento delle proprie finalità - si legge nella lettera appello al Papa - non possono che rilevare come la presenza del nuovo fast food sia idonea a 'stravolgere' l'identità artistica, culturale e sociale del rione, non solo avuto riguardo alla normativa per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del centro storico sorvegliato dall'Unesco, ma anche in relazione a tutte le conseguenze che può creare l’apertura di un colosso in una zona già satura, tra le quali un notevole incremento di afflussi incontrollati che, oltre a creare ulteriori disagi al traffico e alla viabilità, potrebbero comportare un aumento esponenziale del problema della sicurezza in prossimità di numerosi obiettivi sensibili e quindi la violazione della tutela dell’ordine pubblico". Nella missiva si ricorda inoltre che i residenti della zona e il Comitato Salvaguardia Borgo si sono già mossi a tutela del Rione, chiamando in causa il ministro dei Beni culturali, la sindaca Raggi e il I Municipio, evidenziando che, "nelle aree tutelate come Borgo, riconosciuto patrimonio dell'umanità, è vietato trasferire una licenza di somministrazione da un locale di cucina tradizionale a uno di cucina straniera. Ed è notorio che McDonald's segue standard applicati universalmente in tutto il mondo". Nella lettera si fa presente anche il malumore che serpeggia tra i cardinali che abitano nell'edificio nel quale dovrebbe sorgere il fast food e si ricorda che "l'anno scorso il Papa ha dedicato il 'Te Deum' di fine anno ai mali di Roma, con il quale ha evidenziato con preoccupazione lo scarso senso di dedizione al bene comune che domina la città, sollecitando la Chiesa romana a portare nella società la propria testimonianza cristiana per consentire a Roma di essere interprete privilegiata di fede, di accoglienza, di fraternità e di pace". Il Comitato fa inoltre sapere che la presidente del I municipio Sabrina Alfonsi, insieme all'assessore al commercio Tatiana Campioni, incontreranno l'Apsa e i vertici di Mc Donald's per cercare di "stoppare" il Mc Donald's a due passi dal Vaticano.