Terremoto, Renzi: "Non possiamo avere tendopoli sotto la neve"
Roma, 31 ott. (AdnKronos) - "Adesso la priorità è restituire un briciolo di tranquillità alle popolazioni. E farlo è un'impresa difficilissima. Del resto chiunque abbia anche solo sentito la scossa di domenica mattina a distanza di centinaia di chilometri dall'epicentro potrà comprendere il dolore di chi vive in quelle zone". Lo scrive il premier Matteo Renzi nella sua e-news all'indomani del nuovo violento sisma che ha colpito l'Italia centrale.
Per Renzi "chi ha vissuto un grande spavento da lontano, può solo immaginare il terrore che ha attraversato persone che da due mesi con le scosse ci convivono quotidianamente".
Comunque, le cose da fare sono difficili ma chiare. "Primo, mettere in sicurezza. Ne parleremo anche oggi, nel consiglio dei ministri straordinario che abbiamo convocato per le 17, dove saranno presenti anche i 4 Presidenti di Regione, il commissario Errani e il capo della Protezione Civile Curcio", sottolinea il presidente del Consiglio che aggiunge: "Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Gli alberghi ci sono, per tutti. Ma molti dei nostri connazionali non vogliono lasciare quelle terre nemmeno per qualche settimana. Dunque dovremo gestire al meglio questa prima fase, l'emergenza".
Secondo punto per Renzi è "la ricostruzione. A regola d'arte. Con il controllo dell'opinione pubblica e di tutti i cittadini. Non va sprecato nemmeno un centesimo e dobbiamo dimostrare chi siamo: persone che - a differenza di alcune vicende del passato - sanno fare opere pubbliche senza sprechi e senza ladri". "Infine, il Piano Casa Italia - conclude Renzi - . Un piano strategico per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Non solo l'emergenza, non solo la ricostruzione: ma, finalmente, la prevenzione. Il lavoro è già partito ma richiederà anni, 'un paio di generazioni' come ci ha spiegato Renzo Piano illustrandone i concetti".
"Sono stato a Norcia qualche settimana fa, col sindaco, col vescovo, con la presidente della Regione. Oggi si stringe il cuore pensando a quella piazza piena di macerie. Ma ricostruiremo. Ricostruiremo tutto, ricostruiremo tutti insieme. Ci sono dei momenti in cui le divisioni politiche contano zero e si lavora tutti nella stessa direzione", scrive ancora il premier sottolineando come "la reazione organizzativa è stata notevole, anche stavolta. Protezione civile, vigili del fuoco, amministratori locali, forze dell'ordine e forze armate, volontari". "Ancora una volta l'Italia si è mostrata capace di rispondere subito - aggiunge il premier - . A tutti coloro che ormai da settimane sono in prima linea sul fronte dell'emergenza l'abbraccio grato mio e soprattutto di tutti gli italiani".