Bruxelles, 9 nov. (AdnKronos) - La Commissione europea taglia le stime di crescita dell'Italia per il 2016, visto in crescita solo dello 0,7% (contro una previsione di +1,1%), mentre il prossimo anno il Pil del nostro Paese dovrebbe aumentare dello 0,9% (contro una stima di +1,3%) mentre per il 2018 la crescita dell'economia si dovrebbe attestare a +1,0%. E' quanto emerge dalle previsioni di autunno pubblicate oggi dalla Commissione europea. La Commissione ha inoltre rivisto al rialzo le stime sul debito italiano. L'esecutivo europeo vede un rapporto al 133% del Pil nel 2016 (era al 132,7%) e 133,1% nel 2017 (131,8%), stesso dato ipotizzato per il 2018. Per l'Eurozona si prevede una riduzione del rapporto debito/Pil dal 91,6% nel 2016 all'89,4% nel 2018 Il deficit dei conti pubblici italiani si attesterà al 2,4% del Pil sia quest'anno che nel 2017 e salirà al 2,5% nel 2018. Il disavanzo pubblico della zona euro dovrebbe invece scendere dall'1,8% del Pil di quest'anno all'1,5% nel 2017 e nel 2018. Mentre l'inflazione, stando a quanto emerge dalle previsioni, è ancora ferma in Italia nel 2016, con una crescita dei prezzi dell'1,2% il prossimo anno e una leggera risalita al +1,4% nel 2018. Per l'intera Eurozona la dinamica dovrebbe passare dallo 0,3% nel 2016 all'1,4% nel 2017 e nel 2018. Nella zona euro la ripresa "dovrebbe proseguire a ritmo moderato, perché i progressi sul mercato del lavoro e l'aumento dei consumi privati sono controbilanciati da un certo numero di ostacoli alla crescita e dall'indebolimento dei fattori che la sostengono". Le previsioni di autunno indicano una crescita del Pil pari all'1,7% nel 2016, all'1,5% nel 2017 e all'1,7% nel 2018 (previsioni di primavera: 1,6% nel 2016 e 1,8% nel 2017). La crescita del Pil nell'intera Ue dovrebbe seguire una tendenza analoga attestandosi all'1,8% quest'anno, all'1,6% nel 2017 e all'1,8% nel 2018 (previsioni di primavera: 1,8% nel 2016 e 1,9% nel 2017).