Washington, 15 nov. (AdnKronos) - Donald Trump rinuncerà allo stipendio di 400mila dollari che spetta al presidente degli Stati Uniti, accontentandosi, simbolicamente, di appena 1 dollaro all'anno. Il presidente eletto, che dispone di una fortuna personale valutata in diversi miliardi di dollari, lo ha annunciato nella sua intervista al programma '60 Minutes' della Cbs. Il 'beau geste' di Trump ha però dei precedenti nella storia degli Stati Uniti. Il primo a rinunciare allo stipendio presidenziale, donandolo in beneficenza, fu il repubblicano Herbert Hoover, 31esimo presidente Usa dal 1929 al 1933, che prima di arrivare alla Casa Bianca aveva accumulato una fortuna nel settore minerario. Lo stesso fece John Fitzgerald Kennedy, erede di una delle famiglie più ricche d'America. Più di recente, ricorda la Bbc, l'esempio di Hoover e Kennedy è stato seguito dall'ex sindaco di New York e magnate dei media Michael Bloomberg e dagli ex governatori della California e del Massachusetts Arnold Schwarzenegger e Mitt Romney. Il primo, una delle star più pagate di Hollywood all'epoca del suo ingresso in politica, mentre il secondo, sconfitto da Barack Obama nelle presidenziali del 2012, uno dei businessman più facoltosi degli Usa. La consuetudine di "un dollaro all'anno" è comune anche tra i super miliardari della Silicon Valley, che hanno seguito l'esempio tracciato nel 1997 da Steve Jobs, quando fece il suo ritorno alla guida di Apple. Di questa schiera fa parte ad esempio Mark Zuckerberg, ceo di Facebook, che con il suo dollaro di stipendio annuale è il dipendente meno pagato dell'azienda da lui creata. Lo stesso hanno fatto per anni Sergey Brin e Larry Page di Google e Larry Ellison quando era ceo di Oracle. Altrettanto fa la ceo di Hewlett Packard, Meg Whitman. Ovviamente, tutti questi supermanager beneficiano dei profitti derivanti dai consistenti pacchetti azionari di cui dispongono e di altre forme di compenso basate sui risultati delle loro aziende.