Torino, 26 nov. (AdnKronos) - Si è arrestata l'ondata di maltempo che per tre giorni si è abbattuta sul Piemonte, provocando esondazioni e frane in provincia di Torino, Cuneo e Alessandria. Arpa Piemonte mantiene ancora per oggi l'allerta gialla per le zone alpine e prealpine dell'alta Valle di Susa, della Val Chisone, della Val Pellice, della Valle Po, per la Valle Tanaro, per la pianura settentrionale e quella torinese, a causa dei rischi di residui allagamenti per il transito della piena del Po e del Tanaro e per isolati fenomeni di smottamento. Nelle restanti zone non risultano criticità. Sul territorio restano ancora in attività oltre 1000 volontari di Protezione civile e la sala operativa regionale resterà ancora aperta fino alle 24 di questa sera. Per quanto riguarda la situazione a Moncalieri, dove la rottura dell'argine destro e sinistro del torrente Chisola ha determinato l'allagamento di aree residenziali di tre nelle borgate risultano ancora evacuate 200 persone, di cui 40 ospitate in strutture messe a disposizione dal Comune di Moncalieri. Complessivamente nella provincia di Torino sono state 400 le persone evacuate. Nel resto della regione, si registrano 10 persone evacuate in provincia di Asti e 200 in provincia di Cuneo. Sono rimaste isolate 20 persone in provincia di Cuneo ed alcune persone nel Comune di Prali, in provincia di Torino. Questa mattina il presidente della Regione, Sergio Chiamparino e l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, hanno visitato Ormea e Garessio per fare il punto dei danni provocati sul territorio con gli amministratori locali. Nel corso della visita, dopo aver ringraziato tutto il personale, volontario e no, impegnati nella gestione dell'emergenza, Chiamparino ha sottolineato l’importanza delle opere idrauliche realizzate in queste anni della costruzione di un efficiente sistema di Protezione civile, che ha impedito il ripetersi della tragedia del ’94. Infine, ha ribadito di aver chiesto al governo di dichiarare lo stato di calamità. "Sono state ore molto difficili che hanno messo alla prova l'intera comunità che tuttavia nonostante la crisi ha saputo reagire. Ora si sta lavorando per ripristinare la normale viabilità riaprendo poco alla volta i tratti che sono stati chiusi", ha commentato all'Adnkronos Paolo Montagna, il sindaco di Moncalieri. Continua a salire nel frattempo il livello del fiume Po che, a Piacenza, ha raggiunto in mattinata sei metri di altezza. In base alle previsioni dell'Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo), nella giornata di oggi raggiungerà i 7 metri. Per stanotte, tra le 2 e le 3 è prevista l'ondata di piena. Nella giornata di ieri sono stati sgomberati 12 edifici nell'area golenale, mentre oggi è stata la volta del circolo canottieri Nino Bixio. Il livello nelle ultime 24 ore è cresciuto di oltre due metri a causa delle abbondanti piogge che hanno colpito il Piemonte. La situazione è costantemente monitorata dai tecnici. La Protezione Civile ha attivato la fase di attenzione per il fiume Po. Nel piacentino, l'allerta per rischio idrogeologico riguarda i comuni di Calendasco, Caorso, Castelsangiovanni, Calstelvetro, Monticelli d'Ongina, Piacenza, Rottofreno, Sarmato, Villanova. Frane diffuse sul territorio, smottamenti e problemi all'erogazione idrica mentre la situazione meteo è tornata alla normalità in Val Bormida, dove dopo le piogge ci sono ancora criticità: sono lo strascico dell'ondata di maltempo che ha portato allagamenti e danni in tutto l'entroterra di Savona e Imperia. In Liguria il maltempo ha fatto anche una vittima: ieri è stato ritrovato il corpo di Mario Costaguta, il pescatore di 74anni disperso da mercoledì sera in mare tra Chiavari e Lavagna. I problemi di queste ore sono concentrati soprattutto nelle zone tra Murialdo, Calizzano e Bardineto, in alta Val Bormida. Alberi caduti sulle strade principali e nuovi interventi per i vigili del fuoco al lavoro per i ripristini sul territorio, principalmente sugli allagamenti che ancora richiedono l'utilizzo di mezzi per riassorbire acqua e fango, derivati dalla tracimazione dei torrenti della zona. I problemi maggiori nei comuni d'altura. "La Calabria purtroppo è in piena emergenza. Ancora una volta il nostro territorio è alle prese con gli effetti devastanti di eventi calamitosi. I danni risultano ingenti per questo è necessario attivarsi immediatamente per dichiarare lo stato di emergenza e successivamente per il riconoscimento dello stato di calamità. Con il presidente Oliverio , con la protezione civile e con il Governo faremo di tutto per non lasciare sole le comunità colpite. Non è tempo di strumentalizzazioni e polemiche. Non servono ai calabresi alluvionati". Lo afferma Stefania Covello, deputata Pd responsabile nazionale del Mezzogiorno e dei Fondi europei. Ancora disagi anche in Sicilia, dove ci sono anche due dispersi per il maltempo che sta flagellando l'isola. A Letojanni, continuano senza sosta le ricerche dell'uomo di 74 anni disperso a seguito del violento nubifragio che ierisi è abbattuto su tutta la fascia jonica della provincia di Messina. L'uomo stava tornando a casa in scooter. Ancora disperso anche un'allevatore 60enne di Sciacca, nell'agrigentino, la cui auto è stata ritrovata in un torrente. Nel messinese la pioggia incessante ieri ha allagato strade e marciapiedi facendo esondare alcuni torrenti e provocando frane e smottamenti. Tra Sciacca e Agrigento, l'esondazione del torrente Carabollace ha abbattuto diversi pali telefonici e danneggiato la linea internet, isolando una vasta area del territorio agrigentino. Decine gli allagamenti e le telefonate ai vigili del fuoco che sono intervenuti in esercizi commerciali e scantinati privati.