Campidoglio, terminato il vertice: ore decisive per la giunta Raggi La sindaca: "Non mi riconosco più nel Movimento"
Roma, 17 dic. (AdnKronos) - Ore decisive per la giunta Raggi dopo il lungo vertice di maggioranza conclusosi intorno alle 20 in Campidoglio. Una riunione blindatissima, andata avanti quasi cinque ore, quella che si è tenuta questo pomeriggio tra la sindaca Virginia Raggi e la sua maggioranza a Palazzo Valentini, a cui dovrebbe seguire a breve una comunicazione ufficiale del Campidoglio. Stando alle voci circolate al termine dell'incontro, nel vertice si sarebbe delineata l'ipotesi di un passo indietro di Daniele Frongia e Salvatore Romeo dai loro rispettivi incarichi di vicesindaco e capo della segreteria politica della Raggi.
"Io non mi sento più parte del M5S, non mi ci riconosco più". Sono state queste, a quanto apprende l'Adnkronos, le parole che la sindaca andrebbe sussurrando in queste ore ai suoi più stretti collaboratori, dopo la drammatica riunione di maggioranza di questa notte. E' nel corso di quel vertice infatti che la sindaca si sarebbe resa conto di avere con sé una parte esigua della maggioranza che oggi la sostiene. Sarebbero almeno una decina i consiglieri pronti a mollarla nel caso in cui Beppe Grillo ritirasse il simbolo: a quel punto alla Raggi non rimarrebbe altro che fare ricorso a un appoggio esterno per andare avanti.
Nel corso della riunione di maggioranza che si è tenuta la notte scorsa dopo la bufera che si è abbattuta su Raggi con l'arresto del suo fedelissimo Raffaele Marra, la sindaca, secondo indiscrezioni, avrebbe anche cercato di 'testare' gli umori dei consiglieri, di capire quanti sarebbero disposti ad andare avanti con lei anche nel caso in cui i destini della prima cittadina e quelli del M5S si separassero. Ma l'ipotesi, racconta qualcuno, è impraticabile. "Non ha neanche finito di pronunciare la parola, facevamo già no con la testa", raccontano.
Alcuni consiglieri pentastellati, a quanto si apprende, avrebbero chiesto a Raggi di ritirare gli incarichi di Frongia e Romeo e anche del ruolo rivestito da Renato Marra, fratello di Raffaele, la cui nomina aveva destato non poche polemiche. Questo 'pacchetto' di richieste, a quanto si apprende, sarebbe stato posto da alcuni consiglieri pentastellati come condizione per poter ripartire e continuare a garantirle l'appoggio.