Roma, 20 gen. - (AdnKronos) - Vigili del fuoco al lavoro senza tregua da ore per recuperare i superstiti dell'Hotel Rigopiano, travolto da una valanga mercoledì scorso. Al momento sono in totale dieci le persone sopravvissute con certezza alla tragedia, a quanto riferisce all'Adnkronos Luca Cari, capoufficio stampa dei Vigili del fuoco. Del primo gruppo di sei persone individuate questa mattina, due sono già state estratte dalle macerie e una terza è in procinto di essere tirata fuori, mentre si continua a lavorare per portare alla luce anche le altre tre persone. I soccorritori sono anche riusciti a stabilire un contatto vocale con altre quattro persone, un uomo, una donna e due bambini. Dalle macerie sono stati estratti vivi la moglie e il figlio del cuoco Giampiero Parete scampato per un soffio alla valanga di mercoledì scorso. La donna e il bambino di 7 anni sono stati portati in ospedale a Pescara. Dalle immagini dei vigili del fuoco, si vede chiaramente la signora, una volta tirata fuori dalla neve, dire ai soccorritori: "C'è mia figlia", chiedendo loro di aiutarla a uscire.

L'Asl 1 abruzzese riferisce in una nota che "è stato deciso di trasferire i feriti di Farindola all'ospedale di Pescara, designato come presidio di riferimento. L'ospedale di L'Aquila resta però allertato, con 2 posti letto pronti in Rianimazione, e diventa quindi struttura di seconda opzione". Il ritrovamento di superstiti "fa crescere la speranza", ha detto Titti Postiglione, direttrice dell'Ufficio emergenze della Protezione Civile, nel punto stampa tenuto alla Dicomac di Rieti. "Speranza ne abbiamo sempre avuta, è la speranza che però in ogni attività di soccorso si affievolisce man mano che passa il tempo - ha spiegato - Il fatto di avere avuto conferma che una sopravvivenza è stata possibile è un dato molto confortante". Intanto ci si interroga sulle cause che potrebbero aver determinato la valanga (finora sono due le vittime accertate) e sul ruolo che potrebbero aver esercitato le scosse sismiche degli ultimi giorni. Sulla vicenda il pm di Pescara Andrea Papalia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Già nella giornata di ieri gli investigatori hanno ascoltato come testimone Giampiero Parete, uno dei superstiti. Molto probabilmente, non appena le operazioni di ricerca delle persone sarà completata, la struttura sarà posto sotto sequestro. Si cerca di capire tante cose, a cominciare, forse, dalla scelta di localizzare la struttura in quel posto che in tanti in queste ore hanno definito "completamente esposta".