Roma, 28 feb. (AdnKronos) - - "I bambini e le donne rifugiati e migranti subiscono regolarmente violenza sessuale, sfruttamento, abuso e detenzione lungo la rotta del Mediterraneo centrale dal Nord Africa all’Italia". E' quanto denuncia il Rapporto 'Child Alert' dell'Unicef che parla di "un viaggio fatale: tre quarti dei bambini rifugiati e migranti intervistati per una ricerca hanno dichiarato di aver subito violenze, molestie o aggressioni per mano di adulti durante il viaggio, mentre circa la metà delle donne e dei bambini intervistati hanno dichiarato di aver subito abusi sessuali durante la migrazione, più volte e in diversi punti lungo il viaggio". La maggior parte dei bambini ha denunciato di aver subito "abusi verbali o psicologici, mentre circa la metà di loro ha subito percosse o altri abusi fisici. Fra le ragazze si è registrata una maggiore incidenza degli abusi rispetto ai ragazzi". L’'nno scorso, ricorda l'Unicef, almeno 4.579 persone sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo dalla Libia, 1 su 40 di quelle che hanno tentato. È stato stimato che almeno 700 delle persone che hanno perso la vita erano bambini. "La rotta del Mediterraneo centrale dal Nord Africa all’Europa è tra quelle al mondo in cui muoiono più persone ed è tra le più pericolose per i bambini e le donne - dichiara Afshan Khan direttore regionale e coordinatore speciale Unicef per la crisi dei rifugiati e dei migranti in Europa - La rotta è per la maggior parte controllata dai trafficanti e da altre persone che vedono come prede i bambini e le donne disperati che sono semplicemente alla ricerca di un rifugio o di una vita migliore. Sono necessarie vie e piani di sicurezza sicuri e legali per proteggere i bambini migranti, per tenerli al sicuro e lontano dai predatori".