(AdnKronos) - Si è avvalso della facoltà di non rispondere Alfredo Romeo, l'imprenditore campano arrestato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta Consip. Il gip Gaspare Sturzo e il pm Mario Palazzi hanno lasciato il carcere di Regina Coeli. ''Non ha mai dato soldi a nessuno. Non ha mai incontrato il padre di Renzi o gente dell'entourage'', hanno detto i legali dell'imprenditore campano arrestato per corruzione prima di entrare nel carcere di Regina Coeli. ''Non abbiamo sciolto ancora la riserva - hanno aggiunto i legali Francesco Carotenuto, Giovanni Battista Vignola e Alfredo Sorge - se rispondere o meno oggi. Con Romeo ci siamo lasciati venerdì dicendo che dovevamo valutare ancora gli atti''. ''Non era privilegiato era emarginato all'interno della Consip. Altro che corruttore lui è stato fregato più volte come è stato rappresentato in un esposto depositato in aprile alla Consip e per conoscenza in Anac e Antitrust'', ha sottolineato uscendo dal carcere Vignola aggiungendo: "Questo incartamento è stato depositato circa 3 mesi fa alla procura di Napoli e ora anche a Roma. Nel corso dell'interrogatorio si è riportato a questo documento in cui sono descritti i suoi rapporti in Consip e i meccanismi di affidamento degli appalti''. ''Viene rappresentato come il grande corruttore ma qui si tratta di una corruzione, se mai c'è stata, non dico da quattro soldi ma quasi'', ha aggiunto il legale concludendo: "'Se vero parliamo di cifre modeste date a Gasparri per alcune consulenze. Il resto è gossip e clamore mediatico''. Procura di Roma avvia procedimenti su fuga di notizie