Roma, 5 apr. (AdnKronos) - "Nonostante le incertezze iniziali, l’andamento dell’economia sembrerebbe aver segnato un’inversione di marcia verso un’espansione meno fragile e più qualitativa ”. E’ quanto si legge nel Rapporto 2017 sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti, presentato oggi a Roma dal presidente Arturo Martucci di Scarfizzi. Secondo quanto si legge nella relazione, infatti, “il Pil nel corso del 2016 è cresciuto dello 0,9% a fronte di un negativo e non anticipato contributo delle scorte e di un andamento superiore alle attese degli investimenti (+2,9%), sia nelle ‘costruzioni’ che in ‘macchinari e attrezzature’”. Nel primo caso “si è finalmente usciti da una fase di recessione protrattasi per otto anni; nel secondo, si ha evidenza di una ripresa del processo di accumulazione non prevista in queste dimensioni e la cui assenza era stata comunemente indicata come il principale fattore di debolezza italiana. Al contempo, il rallentamento delle componenti estere della domanda si è rivelato meno pronunciato di quanto temuto e ciò con riguardo soprattutto alle esportazioni”, si legge ancora il rapporto. “Proprio nella prospettiva di medio termine - spiega ancora il rapporto - vanno evidenziate le sorprese positive nella dinamica di tali voci. Con riferimento agli investimenti, vi sono segnali che il combinato disposto delle favorevoli condizioni finanziarie e degli incentivi messi a disposizione dal governo stia finalmente sospingendo il recupero del saggio di accumulazione, gravemente deterioratosi durante gli anni della recessione”, continua il rapporto.