(Adnkronos) - Uno dei temi più dibattuti e controversi in analisi nella Legge di Bilancio 2023 è quello relativo al Superbonus 110. Da più parti giungono voci che l'aliquota 110% del Superbonus quasi certamente cambierà. L'ipotesi più accreditata è che sarà ridotta dal 110% al 90%. Le ragioni sono di natura economico-finanziaria: il Superbonus sarebbe troppo oneroso per le casse dello Stato e inoltre avrebbe assolto alla sua funzione di rilancio degli investimenti nel settore edilizio. Calo progressivo dell'aliquota Attualmente l'aliquota del Superbonus al 110% è prevista fino al 31 dicembre 2023. Successivamente dovrebbe ridursi progressivamente al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Con la Legge di Bilancio 2023 attualmente in discussione si parla di abbassare l'aliquota al 90% a partire dal 1 gennaio 2023. Al momento non vi sono invece indicazioni riguardo le ulteriori riduzioni progressive per gli anni successi, ovvero 2024 e 2025, ma dovrebbero rimanere in vigore quelle previste. Si cambia? Forse, ma non per tutti La possibile riduzione dell'aliquota del Superbonus dall'attuale 110% al 90% dovrebbe riguardare i condomini. Per le abitazioni monofamiliari come le villette invece dovrebbe essere mantenuta la detrazione del 110%. In questo caso però le abitazioni unifamiliari dovrebbero essere in regime di prima casa, mentre per le seconde case e le case di vacanza si applicherebbe l'aliquota al 90%. Inoltre, il Governo sta valutando anche l'ipotesi di introdurre una soglia di reddito per i proprietari, in misura ancora da stabilire, al di sopra della quale non si avrà diritto all'aliquota del 110%. Ciò detto, rimangono forti dubbi riguardo l'applicabilità della nuova aliquota nei casi in cui i lavori legati al Superbonus siano già iniziati. In particolare, secondo diversi pareri, per i condomini che hanno già depositato una Cilas, la comunicazione di inizio lavori asseverata semplificata, dovrebbero essere mantenute le regole in vigore al momento dell'inizio del lavori, ovvero quelle attuali del Superbonus al 110%. Stesso discorso dovrebbe essere valido anche per i soggetti che hanno già sostenuto le spese, totali o parziali, legate agli interventi compresi nel Superbonus, che quindi dovrebbero continuare a poter godere dell'aliquota al 110%. Per il momento, dunque, si tratta soltanto di ipotesi che saranno confermate o smentite dall'entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023.