Roma, 26 ott. (Adnkronos) - Malumori in maggioranza per la norma contenuta nella bozza della Manovra 2024 che prevede l'accesso diretto ai conti per il fisco e il pignoramento telematico per chi ha debiti. Alle forti perplessità della Lega, che con il suo vicesegretario Andrea Crippa ha fatto ricorso alla metafora di berlusconiana memoria delle "mani nelle tasche degli italiani", si sommano ancora quelle di una parte della truppa parlamentare di Fratelli d'Italia, che non esclude la possibilità di intervenire con "accorgimenti migliorativi" per cambiare il testo: "Ritengo che in sede emendativa si potranno valutare, eventualmente, delle misure migliorative, in accordo con le professioni e le parti sociali", ha detto all'Adnkronos Andrea de Bertoldi, deputato del partito di Giorgia Meloni e commercialista. Ma anche dalle parti di Forza Italia le indiscrezioni in materia di fisco circolate nelle ultime ore hanno provocato una levata di scudi: "Se confermata nella versione definitiva, questa norma dovrà essere oggetto di un approfondimento perché siamo contro la pressione fiscale ma anche contro l'oppressione fiscale", le parole, raccolte sempre dall'Adnkronos, di Giorgio Mulè, vicepresidente azzurro della Camera, che aggiunge: "Se dunque questa norma va in una direzione non garantista e che non garantisce il contribuente, andrà rivista". Un malessere diffuso, quello che serpeggia nella maggioranza di centrodestra, che ha costretto poi il ministero dell'Economia guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti a una presa di distanza dal contenuto delle bozze al centro del dibattito: "Le indiscrezioni giornalistiche sulla legge di stabilità pubblicate in questi giorni su diversi temi di grande interesse (ad esempio pensioni, tasse, presunti prelievi da conti correnti e altro) sono frutto di bozze non definitive, non diffuse da Mef e dunque da ritenersi non attendibili", si legge in una nota di Via XX settembre.